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La Provincia di Calabria

Stemma Provincia di Calabria

Provincia Rheginensis. Origini: 1518; Provincia: 1528

Provincia Cosentina. Origini: 1532; Provincia: 1584

Proclamate Provincia di Calabria il 31/01/2008

Provinciale e consiglio di Calabria (2017-2020)

MP: fr. Pietro Ammendola
VP: fr. Giovanni Loria
2C: fr. Francesco Donato
3C: fr. Alessandro Gatti
4C: fr. Giuseppe Sinopoli

Eletti: 13/02/2020
Luogo: Amantea (CS) 
Presidente: Francesco Neri, Consigliere generale

Notizie storiche

I frati calabresi, originati dall’Osservanza Regolare e dapprima legati al movimento dei recolletti, sono sorti come risposta alla bolla Ite vos di papa Leone X, del 1517, contribuendo non poco alla riforma cappuccina, avvenuta in Calabria e nelle Marche nella prima metà del XVI secolo.
La Calabria ha continuamente prodotto spiriti acuti, come quelli di Bernardino Molizzi (†19 dicembre 1535) e Ludovico Cumi († 28 aprile 1537), entrambi di Reggio Calabria, pionieri del drappello riformistico calabrese. Questo ha avuto origine nel 1518: infatti, in tale anno è possibile accertare l’esistenza di almeno 16 frati, sparsi nei conventi di recollezione di “San Francesco” a Terranova, di “San Filippo” a Cinquefrondi e di “San Sergio” a Tropea.
Nel 1528 il movimento delle Marche fu confermato da Clemente VII (1523- 1534) con la bolla Religionis zelus. Ad esso si associò, l’anno seguente, il manipolo dei frati calabresi, grazie ad una Convenzione, stipulata a Roma il 16 agosto 1529, tra Ludovico da Fossombrone († 1558) e Bernardino da Reggio.
Il 24 maggio 1532 aderirono ufficialmente gli altri frati riformati calabresi che, a Filogaso, vestirono il nuovo abito dal caratteristico cappuccio aguzzo. Fu così celebrato il primo Capitolo provinciale dell’Ordine, con Ludovico Cumi da Reggio eletto Vicario. Nasceva così, di diritto e di fatto, la prima Provincia dell’Ordine Cappuccino. Le altre Province furono ufficializzate nel novembre del 1535, a Roma, durante la prima sessione del Capitolo generale.
Ben presto, la giovane circoscrizione si gremì di religiosi e conventi, con una forte attività espansiva, alla quale bisogna associare l’implantatio Ordinis in Sicilia. Un posto particolare è occupato dal convento di Reggio Calabria, costruito nel 1533 e intitolato alla Madonna della Consolazione.
In Calabria, in meno di mezzo secolo, sono stati fondati numerosi conventi, fino ad una quarantina circa. I frati ed i conventi furono così numerosi, che l’unica Provincia di Calabria, nel 1584, fu divisa in due, Cosenza e Reggio. A metà del XVIII secolo, nella sola Provincia di Cosenza si registravano 36 case, con 457 frati; nella Provincia di Reggio Calabria si contavano 35 case, con 450 frati.
Nel 1783, la zona sud della Calabria fu colpita dal tremendo terremoto, poi definito il “Grande Flagello”, che distrusse o rovinò tutti i conventi della Provincia di Reggio. Ad aggravare la situazione contribuì l’istituzione della Cassa Sacra (4 giugno 1784), ente il cui fine era la raccolta dei beni ecclesiastici per la costituzione di un fondo di soccorso per la gente terremotata. La confisca dei beni religiosi e la soppressione dei conventi fu eseguita, ma il patrimonio raccolto fu letteralmente dilapidato dagli amministratori, senza portare aiuto alcuno al popolo.
A danneggiare i Cappuccini calabresi contribuì il Governo Francese, nel 1806.
Con decreto del 13 febbraio 1807, abolì tutti gli Ordini religiosi, dagli Ordini monastici possidenti fino ai Chierici regolari. Successivamente, con decreto del 10 gennaio 1811, furono parzialmente soppressi pure gli Ordini mendicanti non possidenti: Cappuccini, Minori Osservanti e Riformati.
Al Governo napoleonico fece seguito, nel 1815, la cosiddetta Restaurazione Borbonica, favorevole al recupero e all’abitazione dei conventi cappuccini.
Con l’avvento del Regno d’Italia, il Governo, nel 1866, decretò nuovamente la generale soppressione degli Ordini religiosi (7 luglio 1866) e l’incameramento dei beni ecclesiastici. Così, tutti i conventi cappuccini delle due Province di Calabria furono chiusi e mutati in Caserme, Scuole, Carceri e Municipi.
I Cappuccini calabresi, ridotti di numero e depauperati di tutti i beni (conventi, libri e suppellettili sacre), si videro costretti a un lento cammino di ricostruzione e nel 1888, unificarono le due Province, con un unico Superiore provinciale. Il 3 luglio 1899 l’Ordine dispose nuovamente la separazione in due Province. La ripresa fu tuttavia difficile, tanto che, il 3 luglio 1909, si tornò nuovamente ad un’unica Provincia.
Il 13 luglio 1914 si ha una nuova separazione in due entità, prima chiamate Commissariati, poi, col Capitolo generale del 1974, erette ufficialmente in Province di Cosenza e di Reggio Calabria.
In questi anni, a causa della situazione generale del nostro Ordine, a livello europeo e soprattutto in Italia, si è sentita forte la necessità di riunirsi per rendere più proficui apostolato e testimonianza evangelica. Per questo motivo, alcune Province italiane, dopo un percorso di reciproca conoscenza e maturazione, si sono unite.
In Calabria, le Province di Cosenza e di Reggio Calabria nel 1999 hanno iniziato un cammino di cooperazione nell’animazione vocazionale e nell’accoglienza, nella formazione iniziale e permanente, nell’assistenza dell’Ordine Francescano Secolare.
Il 21 novembre 2006 i Ministri provinciali ed i Definitori di Cosenza e di Reggio si sono dati appuntamento a Roma, in Curia generale, alla presenza del Ministro generale dell’Ordine. Si dispose così la Visita pastorale del Visitatore generale nelle due Province, in vista della loro definitiva unificazione.
Le conclusioni della Visita alle due Province calabresi furono attentamente esaminate nel corso della riunione del Definitorio generale, svoltasi dal 18 al 23 giugno 2007. Nell’incontro del 28 agosto 2007, il Ministro generale ed il Definitorio decisero di procedere alla fondazione della nuova Provincia di Calabria dei Frati Minori Cappuccini, a partire dal gennaio del 2008, termine del triennio capitolare.
La nuova Provincia, con decreto generalizio del 31 gennaio 2008, ebbe come titolare lo Spirito Santo, riprendendo l’antica denominazione che la Provincia- prima ad essere creata nell’Ordine -, aveva assunto all’origine della riforma cappuccina. Si è poi affidato il Patrocinio alla Beata Vergine Maria, Madre della Consolazione, ed ai Santi Daniele e Compagni martiri. Si stabilì pure che la sede della Curia provinciale fosse nel convento di Lamezia Terme.
La nuova circoscrizione comprendeva tredici conventi: Reggio Calabria (1533); Lamezia Terme (Nicastro) (1545); Acri (1590); Chiaravalle Centrale (1594); Belvedere Marittimo (1595); Morano Calabro (1606); Castiglione Cosentino (1610); Vibo Valentia (Monteleone) (1631); San Giovanni in Fiore (1639); Catanzaro (1892); Cosenza (1915); Taurianova (Radicena) (1920); Camigliatello Silano (1951).