Studio e formazione: luoghi teologici della testimonianza evangelica

Mercoledì 11 Novembre 2015, alle ore 16:30, nella nuova Aula Magna dell’Istituto di Studi Filosofici “Sacro Cuore” di Campobasso, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016.
Alla presenza del Ministro Provinciale di Napoli presidente la Collaborazione Interprovinciale CIFIS, fra Leonardo Franzese; del Ministro Provinciale di Sant’Angelo e Padre Pio, fra Francesco Daniele Colacelli; del sindaco di Campobasso, sig. Antonio Battista; del Prefetto degli studi del suddetto Istituto, nonché Maestro del Postnoviziato Interprovinciale di Campobasso, fra Rocco Timpano; del Vice Prefetto degli studi, prof. Salvatore Principe; del guardiano del convento “Sacro Cuore” di Campobasso, fra Luigi Pio Maria Chiarolanza; dei frati rappresentanti l’Istituto Teologico “Santa Fara” di Bari; di una nutrita rappresentanza di professori e di studenti: il Rettore Magnifico della Pontificia Università “Antonianum” di Roma, la prof.ssa suor Mary Melone, ha tenuto la sua prolusione inaugurale dal titolo “La formazione intellettuale francescana e la testimonianza evangelica”.
Si sono succeduti nei saluti di apertura della cerimonia, nel seguente ordine: il Ministro Provinciale di Sant’Angelo e Padre Pio, fra Francesco Daniele Colacelli, che ha esortato tutti ad intendere lo studio come strumento di sequela del Signore Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, e si è detto soddisfatto per quanto è stato fatto, e si continua a fare, per la crescita dell’Istituto filosofico “Sacro Cuore”; il Prefetto degli studi, fra Rocco Timpano, che ha ricordato i motivi che hanno portato l’Istituto ad avviare un processo di affiliazione a quello romano retto da suor Mary Melone – primo fra tutti quello di un adeguamento al Decreto di riforma della CEC – e ha spiegato ai presenti i lineamenti francescani dello studio della filosofia, non idolo della ragione ma scientia practica – così come la definiva S. Bonaventura – e, in seguito, quelli specificatamente cappuccini, staurocentrici come staurocentrico era il pensiero di Francesco d’Assisi; il Vice Prefetto, prof. Salvatore Principe, che ha prospettato un quadro delle attività didattiche dell’Istituto, facendo anche riferimento ai cambiamenti progressivi messi in atto negli ultimi anni della sua storia pluridecennale – ad esempio, l’ampliamento e la riqualificazione del corpo docente, l’incremento del patrimonio bibliotecario, la riscoperta didattica della tradizione filosofica francescana e la sua attualizzazione.
Al termine di questi interventi introduttivi, fra Giuseppe Trisciuoglio, della fraternità formativa della casa di Postnoviziato, ha presentato il coro polifonico “Apulia Cantat” di Andria, diretto dal Maestro Alessandro Fortunato, che ha eseguito, a cappella, alcuni brani di musica sacra.
La prolusione del Rettore Magnifico, suor Mary Melone, ha avuto come inizio la questione dell’intentio Francisci, ossia della visione di San Francesco d’Assisi riguardo al problema degli studi nell’Ordine da lui fondato: l’ambivalenza del pensiero di Francesco sul valore dello studio sta nel fatto che esso “è, in realtà, una forma di potere” e, in quanto tale, “

[…] può essere strumento di dominio, e dunque di radicale negazione della minorità, ma anche strumento di servizio […]”.
Poi il Rettore si è soffermato sullo scopo della formazione intellettuale all’interno di un percorso di sequela evangelica: l’habitus del cogitare . L’arte di pensare “orienta lo sguardo oltre i contenuti concreti dell’apprendimento, oltre la finalizzazione pastorale dello studio, e lo focalizza sulla sua funzione essenziale, che è quella di formare persone autonome, di indirizzare verso la piena libertà nella responsabilità”; la sua prospettiva non è tanto pastorale bensì sapienziale. La sapienza, che per Francesco è regina delle virtù, va però ricercata, per dare gusto (dal latino sapere) e pienezza di senso all’esistenza umana; e la ricerca ci fa umili. Quindi “l’esperienza dello studio, in questo senso, è anche un’esperienza di spogliamento […], diventa luogo teologico e possibilità di testimonianza evangelica […]”.
In seguito, il Rettore ha evidenziato gli aspetti che fanno dello studio un’opportunità di maturazione personale e “di concreta assunzione della logica evangelica” nel quotidiano del formando ed ha indicato l’insegnamento da parte dei docenti come una testimonianza d’impegno, disponibilità, umiltà, in definitiva come un vero e proprio kairos.
Infine, citando l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, suor Mary ha formulato il suo augurio conclusivo di una testimonianza evangelica che abbia a fondamento, anche nelle sue modalità di formazione intellettuale, la persona di Gesù Cristo: “Il tuo cuore sa che la vita non è la stessa senza di Lui: dunque quello che hai scoperto, quello che ti aiuta a vivere e che ti dà speranza: questo è ciò che devi comunicare agli altri”. (EG 121)
Al termine della prolusione inaugurale del Rettore, i convenuti si sono trasferiti in Chiesa, per il momento di preghiera che ha segnato ufficialmente l’apertura dell’anno accademico 2015/2016. Successivamente si è tenuto un rinfresco nel refettorio del convento.