Il lievito di cui ha bisogno l’Europa

Convocazione Europea postnovizi e studenti Cappuccini

I riflettori dei media sono da così tanto tempo puntati sull’Europa che la notte sembra non calare più sul vecchio continente. Quali sono le soluzioni disponibili ad una crisi internazionale così acuta? È una domanda che riguarda non solo i politici ma anche la Chiesa europea, perché la crisi ha radici profonde che toccano la famiglia, la fede e le vocazioni alla vita consacrata.
Sul tema delle vocazioni – ha sottolineato il Pontefice in un messaggio inviato alla settimana nazionale per gli istituti di vita consacrata a Madrid lo scorso aprile -, non possiamo fermarci alla “lamentela” ne al “proselitismo”, bisogna invece cercare “modi per aprire strade affinché il Signore possa parlare” e “chiamare”. Perciò – ha sollecitato il Papa – “fatevi coraggio e andate avanti”.
È dello stesso avviso fra Mauro Jöhri, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che ha convocato dall’8 al 12 luglio 2018 a Roma, tutti gli studenti Cappuccini d’Europa. In giro per la capitale, tra qualche giorno, sarà così possibile imbattersi in un esercito di giovani provenienti dai 28 paesi membri dell’Unione Europea che, con il loro caratteristico abito marrone dall’ampio cappuccio, manifestano il desiderio di vivere in semplicità, come fratelli, seguendo il Vangelo. C’è una storia lunga secoli che precede i loro passi, ha origine ad Assisi con il giovane Francesco e continua ancora oggi, nonostante i numeri ridotti, grazie all’azione di Dio. Questi ragazzi trascorreranno insieme quattro giorni per confrontarsi sulla propria scelta di vita e sul cammino formativo che stanno seguendo.

Progetto Europa

La visione del Ministro Generale sulla realtà formativa attinge alla consapevolezza che seppur nella diminuzione dei frati in Europa, il carisma Cappuccino potrà sicuramente rimanere vivo attraverso presenze qualitativamente più significative e in questo i giovani avranno un ruolo decisivo. Da qualche anno, infatti, l’Ordine ha avviato il Progetto Europa, ovvero la presenza di fraternità internazionali che mirano a rivitalizzare il carisma francescano nel Paesi del centro e nord Europa. «Abbiamo ancora tanto da dire al mondo contemporaneo, – sostiene il Ministro Generale fra Mauro Jöhri – ai fratelli e alle sorelle del nostro tempo che sono alla ricerca di un senso della propria esistenza e che, oltre alle parole, vogliono vedere segni di speranza e di bene.»
Nell’ambito del Progetto Europa, i giovani frati avranno un ruolo determinante nei prossimi anni, perciò è importante che si incontrino, si conoscano, e vengano coinvolti e imparino a sognare e progettare insieme il futuro dei Cappuccini nel continente laddove molte istituzioni sono destinate a scomparire, ma non certo la vita. La fiamma del carisma va ravvivata e chi più dei giovani è in grado di farlo? Il desiderio di fra Mauro Jöhri, per ciascun giovane frate in formazione, è che possa essere un uomo evangelico proprio come lo è stato San Francesco d’Assisi. Allora non ci si preoccuperà più dei numeri perché se il lievito è buono, anche ad un’Europa in crisi, ne basterebbero pochi grammi per ricominciare a crescere.

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