La tappa del noviziato

Il noviziato è un tempo di formazione della durata di dodici mesi, in cui il novizio, dopo essere stato introdotto nella fraternità, sperimenta e acquisisce i valori della vita francescano-cappuccina. I suoi punti di riferimento sono la sequela di Cristo, la vita e gli scritti di san Francesco e le genuine tradizioni dell’Ordine. Il noviziato inizia con il rito di ammissione, nel quale i novizi ricevono i cosiddetti “panni della prova”, il saio cappuccino, simbolo di appartenenza all’Ordine. Il principale responsabile del processo formativo è il maestro, che nel suo compito è assistito da un vicemaestro. Tuttavia l’intera fraternità è coinvolta e collabora al percorso di formazione. Il novizio è formato: alla vita di preghiera, sia in forma comunitaria sia personale, con particolare accento alla meditazione della Sacra Scrittura; all’obbedienza, intesa come affidamento alla volontà di Dio, dei superiori e come rinuncia alla gestione autonoma della propria vita; al valore della povertà, nella quale il novizio si distacca progressivamente dalle cose, dalle persone e da sé stesso; alla vita di castità, dono di Dio, manifestazione di amore indiviso per Cristo e donazione di sé stessi ai fratelli; al lavoro e al servizio, visto come grazia, partecipazione all’opera creatrice di Dio, mezzo di sostentamento, nonché amore alla casa e alla fraternità. Inoltre i novizi sono formati anche sotto l’aspetto prettamente umano, anche con l’aiuto di esperti, allo scopo di comprendere la propria interiorità, aprirsi all’ascolto dei fratelli e saper instaurare un dialogo costruttivo col prossimo. Infine essi studiano gli scritti di San Francesco, in primo luogo la Regola, e la riforma cappuccina, con particolare risalto alle Costituzioni. Una così ricca formazione viene vissuta in un ritmo ordinato di vita, che prevede al mattino le lezioni e il lavoro manuale e al pomeriggio un prolungato tempo di solitudine per la meditazione e la preghiera contemplativa. Non mancano esperienze di servizio ai poveri e ai bisognosi. La letizia francescana e la bellezza di vivere tutto in fraternità nel nome del Signore Gesù sono il sale di questa tappa formativa. Il noviziato termina (se il novizio è ritenuto adatto alla nostra vita) con il rito solenne della professione temporanea dei voti, emessa in un contesto di fraterna partecipazione e caratterizzata soprattutto dal rendimento di grazie al Signore.